Rinnovati i protocolli di intesa con la Fondazione Bioparco di Roma e il Dipartimento di Scienze di Roma Tre, finalizzati alla salvaguardia dell’ululone appenninico

Data: 19  maggio  2023

Sono trascorsi 10 anni dalla predisposizione del protocollo scientifico e le prime azioni operative per provare a contrastare il declino delle popolazioni di un raro e minacciato anfibio endemico dell’Appennino: l’ululone appenninico.

Da allora è stata attivata una vera strategia di conservazione a livello locale, che ha visto la progettazione e realizzazione di interventi di miglioramento ambientale degli habitat riproduttivi, la creazione di nuovi habitat idonei alle esigenze vitali della specie, fino alla nascita di strutture (presso il Bioparco) dove poter seguire la schiusa delle uova e l’allevamento di girini e giovani individui - da rilasciare in natura per “rafforzare” le popolazioni esistenti. Dal 2014 ad oggi, con interventi di rilascio ripetuti in più anni, sono stati rilasciati 110 individui di ululone appenninico in tre diversi siti, e il monitoraggio in corso, evidenzia un aumento degli animali rispetto al numero medio delle popolazioni prima del ripopolamento.

Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia, la Fondazione Bioparco di Roma e il Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre, soggetti capaci di condividere obiettivi, capacità, conoscenza scientifica e programmi di ricerca applicata nel campo della conservazione della natura e in particolare della biodiversità animale.

Ieri è stato rinnovato, per ulteriori 3 anni, il protocollo d’intesa tra la Riserva Naturale e la Fondazione Bioparco di Roma, alla presenza dei rispettivi presidenti Giuseppe Ricci e Paola Palanza (vedi foto); mentre pochi giorni prima è stato siglato il rinnovo dell’accordo quadro tra Riserva e Dipartimento di Scienze di Roma Tre.

"Siamo pienamente convinti” - ha dichiarato ieri Ricci - “che i nostri territori delle aree interne possano crescere attraverso il coinvolgimento delle Università e di enti che si occupano di ricerca e divulgazione - come la Fondazione Bioparco di Roma, dando un contribuito importante alla salvaguardia della biodiversità. Il progetto di conservazione dell’ululone appenninico attivato in questi anni, né è un esempio concreto”.

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Ultimo aggiornamento

19  maggio  2023

Pubblicato da:

Stefano  Moreschini