Come fare ripartire il turismo dopo il covid-19
Data: 7 maggio 2020
Pubblichiamo l'intervento di Simone Vulpiani (partecipante al progetto del servizio civile della riserva naturale) sul rilancio del turismo post covid.
fonte www.formatrieti.it
Il turismo a livello nazionale avrà sicuramente gravi problemi a ripartire. Non per mancanza di volontà da parte degli operatori ma per le problematiche inerenti il controllo del virus. Un fattore purtroppo importante è sicuramente la paura.
D’altronde non si può costringere le persone a viaggiare ed a spostarsi per far ripartire l’economia legata al turismo. E’ però importante che questa estate la gente si muova e lo faccia restando in Italia. Movimenti magari nel week end all’insegna della riscoperta dei bellissimi borghi e paesi a portata di mano, un turismo quindi a km 0. Per fare questo occorre sicuramente prepararsi ad offrire servizi ed una ricezione attenta ai dettagli. La nostra città, anzi la nostra provincia, deve così decidere se puntare molto su questa estate oppure abbandonare ogni parvenza di riuscita.
In un tavolo aperto organizzato da LazioInnova e dalla Riserva Naturale Monte Navegna e Cervia, obbligatoriamente svolto su piattaforme online visto il perdurare dell’emergenza, si è discusso su questo ed altri temi. A partecipare diversi esponenti sia del pubblico che del privato in un' ottica moderna di partenariato necessario e visione concordata sul futuro del territorio. Quindi si sono avvicendati interventi del Vicesindaco Sinibaldi, assessore al turismo di Rieti, del Presidente della 'Riserva Naturale Monte Navegna e Cervia' Ricci, del Vescovo di Rieti Pompili, come anche la partecipazione della Regione Lazio nella figura dell'Assessore al Turismo Giovanna Pugliese e di Teresa Marino responsabile dello Spazio Attivo di Rieti, inoltre diversi esponenti di associazioni, sindaci dei comuni della provincia ed imprese sul territorio e le agenzie di viaggio di Rieti. Tante le idee e le problematiche evidenziate. Si deve ripartire da un turismo slow, lento che permetta un contatto maggiore con la natura e l’ambiente, elementi che il nostro territorio offre da sempre. Puntare su turisti della Regione Lazio, usufruendo dell’immenso bacino che la Capitale può offrire.
Molto dipenderà dalla campagna pubblicitaria che saremo in grado di mettere in piedi passando inevitabilmente anche dai social come Facebook e Instagram. Le strutture turistiche ed alberghiere dovranno rinnovarsi per ospitare in sicurezza gli eventuali ospiti, anche le strutture in prossimità dei sentieri turistici andranno riviste dato che si basano tradizionalmente su ostelli i quali offrono una convivenza in spazi ridotti. Il problema annoso è sicuramente quello della mancanza di infrastrutture viarie che colleghino la nostra provincia con le altre ma anche i singoli comuni della provincia tra loro. Vi sono zone purtroppo isolate anche se presentano delle bellezze naturalistiche straordinarie come il Cicolano.
Bisognerà avere cura delle nostre zone che possono essere da volano per una ripartenza definitiva, non soltanto inerente a questa crisi ma anche per il futuro. Occorre necessariamente sfruttare questo momento e questa situazione che si è creata a nostro vantaggio. Molte sono quindi le cose da fare e soprattutto da preparare ma prima di tutto dovrà cambiare la mentalità degli ospiti per aprire metaforicamente e concretamente le porte del nostro territorio per lungo tempo abbandonato ad una bellezza poco ammirata dai turisti. E si sa che se non valorizzata anche la bellezza pian piano sfiorisce.
Ultimo aggiornamento
7 maggio 2020
Pubblicato da:
Stefano Moreschini