STUDENTI UNIVERSITARI IN VISITA ALLA RISERVA PER VEDERE IL PROGETTO DI CONSERVAZIONE DI UNA SPECIE A RISCHIO.

Data: 27  aprile  2018

Lo scorso 27 aprile si è tenuta a Vallecupola un’uscita didattica finalizzata ad illustrare i risultati del
progetto di conservazione dell’Ululone appenninico, un anfibio protetto che vive unicamente in Italia,
divenuto ormai raro in tutto il suo areale di distribuzione (Lazio compreso) – tanto da essere
considerato una delle specie di anfibi maggiormente minacciate a livello nazionale.

Hanno partecipato all’iniziativa una trentina di persone tra gli studenti di ecologia animale e biologia della conservazione del corso di laurea in Biodiversità e gestione degli ecosistemi dell’Università di Roma Tre – accompagnati dal Dott. Leonardo Vignoli - e gli studenti di ecologia animale del corso di laurea in Scienze e tecnologie per l’ambiente dell’Università dell’Aquila – guidati dal Dott. Daniele Salvi.

Il naturalista della Riserva (Dott. Andrea Pieroni) ha accompagnato il gruppo, mostrando gli interventi
realizzati nei piccoli habitat umidi in cui vive e si riproduce l’ululone appenninico, che hanno  determinato un miglioramento dell’apporto idrico, scongiurando o riducendo il rischio di un precoce prosciugamento degli stessi. Oltre a conoscere le strategie e gli interventi messi in campo per la tutela di questa specie, gli studenti hanno partecipato alla raccolta dei dati ambientali e al monitoraggio delle popolazioni, effettuando il riconoscimento, determinando il sesso e la misurazione di tutti gli individui riscontrati.

La Riserva Naturale in partnership con il Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre e il Bioparco di Roma, sta portando avanti da alcuni anni una strategia di conservazione dell’ululone appenninico, che prevede sia la protezione rigorosa degli habitat riproduttivi conosciuti, sia un ripopolamento con giovani individui nati ed allevati in cattività, originati da alcune uova prelevate negli stessi siti della Riserva e reimmessi in natura, al fine di incrementare le popolazioni.

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Ultimo aggiornamento

4  maggio  2018

Pubblicato da:

Stefano  Moreschini