Collegiove chiede lo stato di calamità per la perdita della produzione di castagne

Data: 31  gennaio  2017

Il Comune di Collegiove tenta la strada della dichiarazione dello stato di calamità naturale per provare a risollevare il settore castanicolo. Con una deliberazione di Giunta Comunale l’Amministrazione Comunale guidata da Domenico Manzocchi chiede a Regione e Ministero degli affari agricoli e forestali di intervenire a sostegno delle aziende che hanno subito la totale perdita del prodotto a causa degli eventi naturali.
L’ intervento economico si rende necessario – a giudizio dell’amministrazione - per evitare l''''abbandono delle aree interessate a causa del deperimento delle piante, abbandono che comporterebbe un ulteriore disimpegno della presenza da parte dell’uomo, con pesanti conseguenze anche sulla conservazione e sulla tutela dei suoli e del patrimonio boschivo.
Collegiove, insieme a Marcetelli e Pescorocchiano, è uno dei comuni a maggior vocazione castanicola, con castagneti secolari, che ricoprono gran parte del territorio montano, colpiti però da alcuni anni dal mal d’inchiostro e dal cinipide malattie che compromettono sia la produzione che l’habitat.
La produzione di castagne fino a qualche anno fa costituiva un vero e proprio tesoretto naturale a vantaggio dei proprietari dei fondi agricoli che in questo modo venivano indotti anche ad effettuare azioni di ripulitura dei castagneti e costanti azioni di manutenzione fondiaria che in questo modo vengono disincentivate fino all’abbandono totale con ripercussioni sulla conservazione del suolo e del patrimonio forestale.
Fonte : Corriere di Rieti

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Ultimo aggiornamento

31  gennaio  2017

Pubblicato da:

Vincenzo  Lodovisi