Argomento - La Riserva

Geomorfologia del territorio

Il territorio della Riserva può essere suddiviso in base alle caratteristiche geomorfologiche, in tre settori principali: il settore montano e submontano, il settore collinare-pedemontano e il fondovalle. Il settore montano e submontano è caratterizzato dalla presenza in affioramento di rocce calcareo-marnose. Queste rocce costituiscono l’ossatura della dorsale Cervia – Navegna, e si sono formate in un ambiente marino non troppo profondo, in un periodo risalente al Cretacico superiore - Miocene medio (66 – 13 milioni di anni fa). Il settore collinare a ridosso della dorsale montuosa, nella sua parte nord – orientale, scende gradatamente verso la valle del Salto e presenta un’alternanza di arenarie e marne, nota con il termine di “flysch” - risalenti al Miocene superiore (13 – 6 milioni di anni fa). Il settore collinare sud - occidentale, a ridosso del fiume Turano, è caratterizzato da brecce, conglomerati, ghiaie e sabbie, di origine plio-pleistocenica (5 – 1,6 milioni di anni fa). Infine nei settori di fondovalle si trovano litologie alluvionali e detritiche recenti, la cui genesi è legata alla presenza dei principali corsi d’acqua. Tutta l’area è interessata da numerosi torrenti e corsi d’acqua; particolarmente interessanti per gli aspetti geomorfologici e paesaggistici, sono le due valli ad orientamento trasversale rispetto alle dorsali montuose, la valle dell’Obito e del fosso di Riancoli: si tratta in alcuni tratti di vere e proprie forre delimitate da imponenti pareti rocciose carbonatiche. Nell’area protetta, data la natura carbonatica delle litologie, si trovano anche forme di carsismo ipogeo come pozzi carsici e grotte.